Spesso capita che alcuni testi mi suggeriscano delle immagini, a volte quelle parole rimango li
sospese nella testa e senza saperlo vado a cercarle con lo sguardo nella mia quotidianità come se avessi bisogno di
definirle di farle diventare delle fotografie.
Altre volte, succede l’ opposto, parole che cercano immagini come se avessero bisogno di essere “viste” oltre che udite
ed in questi casi che due “voci” , due modi di raccontare diventano complementari si abbracciano fino a
diventare un’unico modo di dire le cose.
Una poesia di Giuse Iannello ha avvolto una mia fotografia e nel ringraziare Giuse per averla scelta tra le tantissime immagini che
viaggiano nel web, la ringrazio anche per avermela riportata alla memoria…adesso mi e’ impossibile pensarla separata dalle
sue parole.
UN TANGO NELL’ARIA
dei profumi d’estate si nutre
e rotola lento
sul tuo scialbo profilo.
Fragile e spento
nell’ombra della sera
è il fiore dell’ibisco
dalla breve vita,
che all’effimera beltà
mai si ribella.
Tu non hai vino, non hai erba,
non hai più illusioni
e molti giorni stanchi
sulle spalle.
Niente è rimasto
del tempo amaro
del tempo tenero
degli amori perduti.
Rimani nella musica
-fermo –
a fissare progetti mai nati
con lo sguardo assente
di chi non giudica,
ma indifferente osserva
lo spegnersi della fiamma,
d’ogni passione l’andare,
senza rimpianti, senza più rancore.
Giuse Iannello