Nell’aprile 2019 in Italia è entrato in funzione un nuovo strumento per poter andare in pensione la “Quota 100″ funziona piu’ meno così: se sommando l’età anagrafica a quella relativa agli anni di contributi versati si ottiene 100 si puo’ anticipatamente accedere alla pensione, io, logicamente, ho sintetizzato in maniera brutale, in fin dei conti mi occupo di fotografia, questa era solo una piccola premessa per giustificare il titolo del lavoro fotografico nato per caso non tanto, per documentare chi sono i “quota100”, ma cosa hanno fatto e che vuoto lasciano. I primi due soggetti che hanno acconsentito ad essere fotografati sono persone che mi hanno accompagnato per moltissimi anni della loro vita con la loro professionalità e che io non voglio dimenticare. Questo pensiero ha fatto nascere in me il desiderio di far si che il loro ricordo andasse oltre al mio. Si ricordano cantanti , scrittori, pittori per quello che ci lasciano ma la gente comune? Quella che poi comune non lo è mai…
Sara’ difficile passare dal Viale Mazzini di Vigevano e non pensare a Pietro che per 27 anni ha gestito il distributore di benzina vicino alla Stazione Ferroviaria, come lo sarà, passeggiare tra le vie del centro senza immaginarsi l’ombra di Paolo che per oltre 40 anni ha ricoperto l’incarico di responsabile dei servizi del Comune di Vigevano, per me lui era una sorte di moderno (si fa per dire) , feudatario.
Solo il pensiero che attraverso un ritratto fotografico potrò renderli eternamente presenti nei ricordi di tutti quelli che hanno avuto il piacere di conoscerli per me è una gioia.
Non so quante altre persone entreranno a far parte di questo progetto gratuito ma sarei felice di averli tutti, almeno quelli di Vigevano.