Se nella fotografia ci sono molti aspetti in cui adoro cimentarmi, sperimentare e giocare fino a perdere le radici, senza ombra di dubbio il campo
della ritrattistica rimane quello che mi affascina piu’ di tutti, forse la ragione di questa passione
risale veramente alla “mia notte dei tempi” a quelle vecchie fotografie di famiglia che mi hanno
accompagnato tutta la vita raccontandomi qualcosa di me.
E’ grazie alla passione di un papà che probabilmente mi ha trasmesso nelle vene qualcosa di piu’
che del sangue, che fotografo da sempre e da sempre ricerco volti per raccontare storie.
E’ il caso di Samuele.
Samuele appartiene ad un’altra epoca, non puo’ essere un contemporaneo, i suoi modi e la
sua gentilezza sono in ogni suo gesto, a volte ti sfiora persino il pensiero che potrebbe non essere di questa terra.
Il suo desiderio era quello di avere delle fotografie che raffigurassero la sua fisicità, dopo duri mesi di allenamento
aveva raggiunto una forma fisica perfetta , ma questo e’ diventato
ben presto, dal mio punto di vista un elemento secondario, Samuele è altro…ed è li che mi sono soffermata un po’ di piu’
ad osservare.
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