Ed eccomi qua, finalmente oserei dire, all’Expo!
In una delle sere piu’ fredde di questa strana primavera sotto un cielo minaccioso ma fortemente
fotogenico, entro per una visita serale all’Expo. Sapevo già che sarei stata affascinata da ogni luce e da
ogni forma sulla quale avrei posato lo sguardo. Gia, perchè non avendo velleità in materia di architettura
i miei occhi vagavano liberi capaci solo di stupirsi di fronte all’eleganza e l’originalità di buona parte
delle strutture che animano l’area Expo.
E come un bambino rimane incantato davanti a qualcosa che non comprende però genera magia, cosi
io mi sono trovata semplicemente ad apprezzare l’insieme di quello che vedevo senza per forza entrare
nel groviglio di polemiche che hanno accompagnato quest’evento fin dall’inizio.
Sicuramente non si risolverà il problema di come “nutrire il pianeta” , sicuramente i costi sostenuti
sono ingenti e di gran lunga superiori ai preventivi, ma sono fortemente sicura che le moltissime persone
che in questi giorni stanno attraversando il Cardo e il Decumano sono affascinate dalla bellezza di queste
strutture e dall’ingegno degli uomini che hanno contribuito alla realizzazione di tutto ciò.
Io lo sono!