India, dicembre 2015 per un fotografo viaggiare non sempre vuol dire girare per il mondo, viaggiare è uno stato mentale che ti porta lontano anche sotto casa. E’ infatti cosi che scopro giornalmente cose nuove nel mio quotidiano e non sento quasi più la necessità di avere la mia macchina fotografica quando le vacanze mi portano in qualche posto nuovo. Cosi’ è stato in India, ti travolge i sensi, tutti…la vista si intasa, l’olfatto si stordisce, il gusto rimane rapito dai mille sapori, l’udito…beh…l’udito cerca disperatamente il silenzio e il tatto si perde nella morbidezza dei tessuti. In tutto questa esplosione la vista rimane impoverita, vaga, cerca vede ma non mette a fuoco, cerca immagini che non siano quelle che ha già visto. La mia India, il mio piccolo pezzo di India, vista in pochi giorni ma che ha lasciato intatto i sogni che l’accompagnavano da anni. La mia India, fatta di immagini attraverso le quali non voglio raccontare un popolo, una terra e tantomeno i sapori …ma solo le mie sensazioni e le mie sensazioni si sa, hanno un anima bianca e nera.
ph Paola Rizzi